Snapchat Spectacles, Facebook Messenger e Instagram Stories, senza dubbio l’elemento visivo in questo 2017 avrà un ruolo di primo piano, la tendenza che è emersa anche in questo 2016 ormai alle nostre spalle è che la componente visiva ha avuto un ruolo sempre più centrale.
Quello che emerge è che la comunicazione social di fatto si sta evolvendo in 3 direzioni contemporaneamente: comunicazione visiva, modalità di contatto sempre più varie e conversazioni sempre più immediate.
Per quanto riguarda la componente visiva, le dirette Live di Facebook, Snapchat, Instagram corso subito ai ripari con le Stories dimostrano inequivocabilmente che la strada che stanno prendendo i player mondiali è ormai ben delineata. Le persone hanno accesso sempre più frequente a contenuti e esperienze “immersivi”: augmented e virtual reality, video a 360° e video panoramici sono solo un esempio. Il livello della produzione in questo caso è fondamentale per rendere il contenuto efficace e condivisibile. Questo trend ha un impatto sia sulle persone, che hanno a disposizione strumenti che permettono qualità di produzione sempre più alta. Ma anche i brand sono coinvolti e hanno la possibilità di sviluppare formati ad altissima qualità, collegandoli anche a call to action che promuovano azioni e comportamenti.
Snapchat prima e Instagram con le Stories poi ha di fatto sdoganato un approccio alla comunicazione sempre più “casual”, utilizzando video, ma mantenendo un sapore il più possibile diretto e semplice, come avviene nella comunicazione interpersonale tutti i giorni.Cosa che si rispecchia anche nella comunicazione per i brand, dove chiaramente la qualità è molto più alta ma il linguaggio è più informale e diretto.
Le modalità di contatto sono sempre più varie: da one to one a gruppi a pubblico. I brand non sottovalutano affatto questo aspetto che è diventato sempre più incisivo per lavorare, in modo che le conversazioni si diffondano non solo all’interno dei news feed, ma anche attraverso modalità con scala di pubblico differente.
Anche l’essenza dei contenuti varia: da contenuti permanenti passiamo a contenuti pensati per scomparire dopo la visualizzazione o nel giro di 24 ore. Anche in questo caso sia i brand che le persone si sposteranno verso nuove modalità e renderanno variegato il proprio approccio alla creazione di contenuto. Per le marche, è ancora più importante che in passato intendere la strategia editoriale come qualcosa che va oltre le singole “Facebook Page”, “canali Youtube” o “Profili Instagram”: è importante che la strategia di contenuto sia al di sopra dei canali e li attivi continuativamente nei momenti in cui possono offrire maggior valore.
La conversazione è più immediata, le persone hanno più controllo del modo in cui possono venire a contatto con le informazioni, selezionando il tipo di feed in base al tipo di contenuto che vogliono vedere e con cui desiderano interagire. Per rendere scalabile la conversazione one-to-one o per gruppi stanno nascendo e nasceranno velocemente soluzioni basate su intelligenza artificiale e messaging, come i chatbot. L’ausilio di questo tipo di tecnologia è essenziale per diverse ragioni, la prima è la possibilità all’interno dei canali di messaggistica di avere un contatto diretto e informale con il cliente che non è necessariamente costretto quindi a dover scrivere in pubblico, e inoltre l’opportunità di avere dei tempi di reattività alla risposta molto stretti grazie ai chatbot.
Insomma, un momento di grandi evoluzioni, in cui il comportamento delle persone sta cambiando, modificando anche i canali di comunicazione con cui le persone dialogano. Per i brand c’è un’opportunità molto importante che nasce dallo studio del comportamento e dei driver social delle persone: cosa stimola la condivisione? Quali messaggi e quali canali uniscono le persone? Quali azioni possono essere stimolate attraverso l’interazione tra persone? Identificare, attraverso la ricerca di insight, le risposte a queste domande per il target a cui le marche si rivolgono è un passo fondamentale per qualunque brand che desideri essere rilevante nel 2017.