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Da noi Amazon non ha ancora reso disponibili Echo, lo speaker smart basato sull’assistente vocale Alexa, negli Stati Uniti dove però sono già in commercio da alcuni mesi, possono essere usati per un sacco di interazioni: ricevere notizie, controllare i gadget smart di casa oppure effettuare acquisti online, ovviamente su Amazon.

Proprio quest’ultima funzione è al centro di una buffa, ma alquanto significativa vicenda dai risvolti sorprendenti, storia partita dal Texas e conclusasi a San Diego, California. Brooke è infatti una bambina di sei anni che ha chiesto ad Alexa: “Puoi giocare con me alla casa delle bambole e prendermi una casa delle bambole?”.

Ovviamente Echo, che come impostazione di default ha gli acquisti automatici attivati e non protetti e non è in grado di distinguere tra una persona o l’altra, ha fatto partire subito un ordine su Amazon. Il giorno dopo a casa di Brooke è stata recapitata una casa delle bambole e un pacco da ben 2 kg di biscotti.

L’innocente marachella della bambina ha fatto il giro dei notiziari negli USA, passando anche per quello di una TV locale di San Diego, dove un ignaro conduttore commentando la notizia ha pronunciato “Trovo adorabile la bambina che dice ‘Alexa ordina una casa per le bambole'”.

Chiunque in quel momento fosse stato in ascolto da casa con Amazon Echo senza acquisti bloccati si è trovato con un ordine non desiderato per una casa di bambole. In molti hanno chiamato l’emittente lamentandosi e il caso ha preso dimensioni tali che Amazon ha dovuto avviare una campagna di resi gratuita.

Divertente risvolto se vogliamo di un episodio che però mette in luce tutti i limiti di una tecnologia che ormai riteniamo imprescindibile. Amazon Echo ed Alexa saranno pure alcuni dei prodotti smart più interessanti degli ultimi anni, ma chi ne acquista uno fa bene a rendersi conto tanto delle sue potenzialità quanto dei suoi limiti.